martedì 24 agosto 2010

PRONTO? PRONTO?

Il ritornello più gettonato tra le proteste dei rivenditori è quello che l'agenzia di distribuzione non risponde al telefono.
Dopo l'alluvione abbiamo ripetutamente chiesto che le linee telefoniche fossero riattivate con la massima funzionalità.
Viste le promesse non mantenute, abbiamo ritenuto utile informare la FIEG di tale problema.
Se le cose non cambiano velocemente, avrei un amico che, al costo di uno scatto telefonico, potrebbe aiutarvi.

domenica 22 agosto 2010

I FURBETTI DELLE BUSTINE

Continuano ad aumentare gli arrivi in edicola di buste, bustine, scatole, mini box, ecc. contenenti prodotti che, sinceramente, di “editoriale” non hanno assolutamente niente.
Spesso, però, sono prodotti che si vendono e in questi tempi di magra sarebbe assurdo andare troppo per il sottile.
Normalmente sono forniti in conto deposito con addebito al richiamo in resa che a volte sfora i sessanta giorni previsti dall’Accordo Nazionale, ma – sempre che il prodotto “tiri” – vale la regola di cui sopra.
I modi di fornitura e la scontistica sono, in concreto. decisi dai Distributori Nazionali.
Infatti, dovete sapere che, mentre i tre gruppi più grandi, che fanno capo a M-Dis, Sodip e Cidif rispettano sostanzialmente gli Accordi, gli usi e le consuetudini riconoscendo alla rete di vendita uno sconto pari al 24 per cento, altri, vuoi perché piccoli e credono di passare inosservati, vuoi perché potenti sul mercato editoriale e pensano di poter imporre condizioni peggiorative, con cavilli e con interpretazioni di comodo e di parte, effettuano le forniture con uno sconto del 19 per cento disconoscendo così il maggior impegno richiesto agli edicolanti per un’efficace vendita di tali prodotti.
E senza vergognarsi invitano i distributori locali a:
• garantire la massima copertura, evitando di tenere copie in giacenza (per cui prodotto da fornire a tutti e in quantità massima);
• richiedere agli edicolanti una buona esposizione sul banco di vendita (ovvero non solo ti faccio guadagnare meno, ma voglio che tu esponga il mio prodotto ed anche nel posto migliore);
• respingere tassativamente eventuali rese anticipate (e questo nelle circolari ai DL è in grassetto e sottolineato).
L’arma migliore per colpire e punire questi “furbetti delle bustine” sarebbe proprio quella della resa immediata ma mi rendo conto che, senza un preciso input delle Organizzazioni Sindacali Nazionali, restituire un prodotto fornito in conto deposito possa procurare qualche problema contabile.
Un risultato però possiamo raggiungerlo facilmente non esponendo e non vendendo questo tipo di prodotti qualora forniti con lo sconto del 19 per cento. E’ facile individuarli, sulla bolla di consegna dopo il prezzo netto ci sono quattro lettere maiuscole, controllate la seconda: se è A significa che lo sconto è del 19 per cento.
Isoliamo questi prodotti in un angolo nascosto, al momento dell’addebito ritorneranno integralmente in resa e ciò servirà da lezione per i “furbetti”.
Non è una cosa complicata e comunque di prodotti similari concorrenziali con sconto superiore ce ne sono da vendere!

venerdì 13 agosto 2010

BOTTA ... E RISPOSTA

Prima di leggere l’articolo apparso su L’espresso (clicca qui) vi consiglio di prendere una dose massiccia di tranquillanti o quanto meno di farvi imbavagliare strettamente allo scopo di non infastidire i vicini con altissimi turpiloqui che sicuramente usciranno anche dalle labbra del più mansueto e timido edicolante.


Promozionando, presumo dietro lauto compenso, la lettura de L’espresso sull’Ipad il buon Botta ripete un ritornello o meglio un tormentone che in questi ultimi tempi è sulla bocca di molti giornalisti: leggere un giornale su un tablet è “una comodità che elimina il bisogno di andare in edicola”.

Trentacinquemila rivenditori lo ringraziano con un “vaffa” .

Ma il nostro “amico” si spinge oltre, là dove nessun suo collega ancora aveva osato e scrive:

“Ed è inoltre un consumo di notizie con un impatto ambientale molto minore, non esigendo né la carta né i processi industriali di produzione (rotative) o di distribuzione (camioncini che viaggiano di notte per raggiungere le edicole)”.

Il “vaffa” diventa assordante: ai trentacinquemila rivenditori si sono uniti gli imprenditori e gli operai cartari, quelli che le rotative le producono e quelli che le fanno girare, tutti i distributori nazionali e locali insieme agli addetti e ai vari padroncini dei furgoni.

Nemmeno il più ecologista dei Verdi era mai arrivato a tale mirabolante intuizione tant’è che il Presidente di Greenpeace International sta pensando di lasciargli la sua poltrona.

COMPLIMENTI. Ed un augurio: che nel futuro i tablet siano capaci di eliminare non solo la carta, le rotative e i camioncini ma anche, e soprattutto, giornalisti di questo genere.

giovedì 12 agosto 2010

PER CHI TORNA DALLE FERIE

Abbiamo segnalato all’agenzia il fatto che, per i rivenditori che hanno già fatto le ferie, alcune testate distribuite prima della chiusura nella BOLLA QUOTIDIANI (bisettimanali e simili) non sono state richiamate in resa per cui è necessario modificare il programma e fare un richiamo resa per coloro che hanno riaperto.


L’agenzia ha risposto di aver già provveduto ad avvisare la software house di questa anomalia e che nel frattempo i rivenditori possono restituire questi prodotti al momento che ricevono il numero nuovo.
I rivenditori saranno avvertiti tramite messaggi ripetuti in bolla.

domenica 8 agosto 2010

RICHIAMI RESA NON CONFORMI

Ancora una volta abbiamo rilevato dei richiami resa non conformi di pubblicazioni fornite in conto deposito e abbiamo invitato l'agenzia a ripeterli.
Non sono errori "gravi" ma non si capisce perchè dobbiamo perdere tanto tempo per fare le rese quando con una semplice modifica tutto diventerebbe più rapido e chiaro.
Forse la rapidità e la chiarezza non fanno parte del DNA dei distributori locali.